La nostra Storia
A Mantova nasce il Centro per i Problemi dell’Anziano, fondato da Rina Provasoli Ghirardini.
In un contesto sociale in cambiamento, molti anziani si ritrovano soli ed emarginati, soprattutto quelli con basso livello socio-culturale.
L’associazione si occupa di ricerca e sperimentazione per conoscere i bisogni degli anziani e proporre soluzioni.
I successivi Presidenti mantengono l’approccio della fondatrice, puntando sull’analisi dei bisogni socio-culturali.
Parte la prima grande indagine sulla condizione degli anziani mantovani, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano: 5000 questionari offrono un quadro realistico e orientano le attività future.
Iniziano i corsi per Assistenti Geriatrici, autorizzati dalla Regione Lombardia, per la cura degli anziani a domicilio e in struttura.
Prendono avvio anche i primi corsi di “educazione permanente” per i soci: attività creative, manuali, linguistiche e motorie con insegnanti specializzati.
Il numero dei soci è in grande crescita e le attività socio-ricreative in sede diventano continuative. Si organizzano, oltre ai corsi, due incontri settimanali, uno a carattere socio-culturale e uno ricreativo.
Convegno su “Cultura e condizione anziana: prospettive per un’attiva presenza della persona anziana nel tessuto sociale” con pubblicazione degli atti del convegno.
Convegno “Eutanasia e Vecchiaia” in collaborazione con la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia. Per la prima volta viene proposto un tema scottante e di attualità. Pubblicazione degli atti del convegno.
Nasce il periodico “PIU’ VITA AGLI ANNI”. Si sente l’esigenza di aprire un canale di comunicazione con i soci per informarli sulle attività dell’associazione e sulle iniziative in favore degli anziani. Il periodico viene spedito a tutti i soci.
Partecipazione all’organizzazione del convegno internazionale “L’invecchiamento della cellula cerebrale”, presenti 170 scienziati e ricercatori da tutto il mondo.
Indagine a tappeto sui servizi socio assistenziali nel territorio mantovano, in collaborazione con l’Università di Trieste. I risultati della ricerca vengono pubblicati sotto il titolo “Essere anziano oggi”.
La collaborazione con il Comune di Mantova si intensifica e rende possibili iniziative annuali, come “Cinema senza Età”, “Estate ai Giardini Valentini”, Mostre dei lavori degli artisti allievi dei corsi di pittura, scultura e ceramica.
La Presidente Rina Provasoli Ghirardini sovrintende alla realizzazione dell’Unità Geriatrica Riabilitativa a Mantova.
Convegno “L’impegno della ricerca sul cervello che invecchia”. Obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso una tematica di vasto interesse.
Partecipazione delle Università di Milano e Perugia e adesione del Premio Nobel Rita Levi Montalcini.
Nasce l’Università della Terza Età. Le attività culturali dell’associazione e i corsi si sviluppano, ottenendo sin dall’inizio una notevole adesione. I docenti dell’Università della Terza Età sono noti professionisti ed insegnanti che prestano opera di volontariato.
Convegno “La sfida al cervello che invecchia”. Incontro con l’Associazione Italiana per la Ricerca sull’”Invecchiamento Cerebrale” con l’obiettivo di esaminare i problemi connessi con l’invecchiamento cerebrale dal punto di vista medico-biologico, psicologico, socio economico e di sensibilizzare la classe medica, le istituzioni e l’opinione pubblica.
Alla rassegna “Cinema senza Età” si aggiunge “Teatro senza Età”. Così come è stato per il cinema, anche per il teatro si programmano spettacoli a orari adatti alle esigenze degli anziani.
Nasce lo “Spazio di Prevenzione Gerontologica”, in collaborazione con istituzioni locali a carattere sociale, sanitario e assistenziale.
La struttura si dedica ad una indagine su persone non ancora anziane allo scopo di capire se e come viene affrontato il problema della vicina vecchiaia.
Elaborazione dei dati della ricerca a cura dell’Università Cattolica di Milano. Viene pubblicato il documento “Oggi per domani: la transizione all’età anziana in un’ottica di prevenzione”.
Rina Provasoli Ghirardini lascia la presidenza dell’associazione che ha fondato e diretto con intelligenza e passione per quasi trent’anni e viene nominata Presidente d’Onore.
La neo nominata presidente Aldina Ronco commissiona subito lo studio e la successiva realizzazione del sito WEB del Centro per i Problemi dell’Anziano, https://www.universitaterzaetamn.it/, che viene inaugurato alla fine del 2005, permettendo alle centinaia di Soci di poter consultare ON-LINE in Internet la programmazione degli eventi culturali e delle altre manifestazioni offerte sia a loro sia ai non soci.
Il nuovo presidente del Centro Aldo Guernieri, supportato dal Consiglio Responsabile, dopo una prima analisi dei dati meccanografici disponibili nei files del Centro, rilancia il progetto “I bisogni socio-culturali degli anziani“, consistente in una ricerca da effettuare con l’auspicata completa collaborazione della Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova, utilizzando un apposito questionario condiviso in rete alla fine del 2008 con altre Associazioni di volontariato coordinate dal Centro Servizi Volontariato Mantovano (CSVM).
I dati del progetto “I bisogni socio-culturali degli anziani” vengono elaborati nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova ed analizzati anche con la collaborazione di alcuni membri del Consiglio Responsabile CPA, del CSVM e dei Rappresentanti delle Associazioni di volontariato che condividevano la ricerca in rete.
La ricerca “I bisogni socio-culturali degli anziani” può finalmente essere redatta, stampata e presentata grazie al contributo della Regione Lombardia L.1/08 “Bando Volontariato”. L’edizione del documento è frutto della collaborazione di alcuni membri del Consiglio Responsabile CPA, del CSVM e del Dott. Gabriele Giannella (Direttore Area prevenzione e Ambienti di Vita – ASL Mantova) per la importante relazione “Una popolazione che invecchia“.
Il Vademecum dell’Anziano della provincia di Mantova nasce da un’idea del volontario Aldo Guernieri, presentata al Secondo Laboratorio del Volontariato Mantovano.
Realizzato con il contributo di associazioni locali, CSVM, ASL, Comune di Mantova e altri enti, il Vademecum raccoglie informazioni utili per orientare gli anziani e chi li assiste.
Pensato per operatori, associazioni e anziani autonomi nel web, favorisce la connessione tra i servizi del territorio.
È disponibile in PDF sul sito del CSV di Mantova: www.csvlombardia.it.
Il Presidente Antonio Badolato ha promosso il convegno “Educazione permanente e benessere dell’anziano” (27 ottobre 2018), focalizzato sul valore della formazione continua per prevenire il declino cognitivo e migliorare il benessere individuale e sociale.
I rappresentanti di istituzioni, ATS, volontariato e professionisti hanno espresso apprezzamento per le iniziative formative dell’associazione.
Sabato 13 Aprile 2019 di concerto con AVC, Associazione Volontari Curtatone, e col patrocinio di ATS Val Padana è stato organizzato un convegno nel filone della ricerca scientifica dal titolo “Malattie cerebrovascolari – ICTUS: fattori di rischio, prevenzione, sintomi ed esiti”.
L’ictus è considerato la prima causa di invalidità tra le persone anziane.
L’incontro comprendeva, a titolo completamente gratuito, un ecodoppler alle carotidi, realizzato grazie alla strumentazione cortesemente messa a disposizione da AVC.
A seguito della riforma del Terzo Settore (2016–2017), l’Associazione ha aggiornato il proprio Statuto, approvato all’unanimità dall’Assemblea Straordinaria del 1° giugno 2019.
Il nuovo Statuto (28 articoli) definisce diritti, doveri, organi sociali, funzionamento e criteri contabili.
La denominazione diventa “Università della Terza Età – Centro Studi per il Benessere dell’Anziano”, sottolineando l’unione tra formazione e attenzione al benessere psico-fisico dei soci.
Cambiata anche la forma giuridica: da OdV a APS, in linea con l’impegno rivolto principalmente ai soci.
Ciascun socio ha facoltà di prendere visione del nuovo Statuto.
Volontariato
Tutte le attività dell’associazione sono organizzate e svolte da volontari, circa 100 persone, ciascuna delle quali si assume una mansione, secondo la propria professionalità, disponibilità di tempo, inclinazione.
Sono volontari i circa 50 docenti dell’Università della Terza Età, in maggioranza insegnanti e professionisti in pensione, così come il gruppo dirigente e i responsabili dei vari settori, dalla programmazione delle attività alla ricerca scientifica, all’ascolto, alla segreteria, alla redazione del periodico, all’accompagnamento e alle consulenze.
Ai nuovi volontari viene chiesta almeno una breve formazione, che consiste soprattutto nel conoscere lo statuto e il regolamento interno, tutte le attività dell’associazione, quelle in sede come pure quelle esterne, prima di scegliere in quale settore operare, compatibilmente con le esigenze proprie e del Centro. I volontari vengono anche sollecitati a frequentare corsi di formazione programmati appositamente per le organizzazioni di volontariato.
Sono alcune centinaia i volontari che nei 50 anni di vita dell’associazione per lunghi o brevi periodi hanno prestato la loro opera. Alcuni di loro hanno ricevuto il riconoscimento di socio onorario, altri non sono più tra noi, ma resta vivo il loro ricordo.
A tutti un riconoscente ringraziamento.
Organi Sociali – Consiglio direttivo
Presidente
Antonio Badolato
Vice Presidente
Giulia Ricci
Tesoriere
Roberta Mirandola
Segretaria
Rosaria Venturi
Consiglieri
Daniela Bighellini
Gianni Bonato
Donatella Gazzoni
Aldo Guernieri
Alberto Ovi
Anna Tosi
Rosaria Venturi

Il nostro logo: un simbolo per dare “più vita agli anni”
Il logo: un’immagine che contiene molti e diversi significati.
È stato scelto il verde rametto dell’albero forse più antico del mondo, che ha saputo attraversare indenne i grandi mutamenti e i molti mali (inquinamenti, alluvioni, siccità ecc.) che hanno aggredito la natura nel corso dei millenni.
Il ginkgo biloba, pianta antichissima giunta in Europa dal Giappone nel XVIII secolo, è simbolo di longevità e vitalità.
L’Università della Terza Età – Centro Studi per il Benessere dell’Anziano lo ha scelto come emblema di fiducia nel futuro e benessere.
Usato nella medicina cinese fin dal III millennio a.C., il ginkgo migliora la circolazione e aiuta memoria e salute cardiovascolare.
La sua foglia a ventaglio ha ispirato Goethe come simbolo di armonia tra opposti: un segno di incontro e conciliazione.
Un logo ricco di significato, da accogliere con simpatia