Storia

1974

Viene costituito il Centro per i Problemi dell’Anziano, un’associazione di volontariato fondata a Mantova da Rina Provasoli Ghirardini.

La società stava cambiando stili di vita; gli anziani che fino a pochi anni prima avevano vissuto in famiglia restavano soli e spesso si sentivano emarginati. In particolare le persone con un livello socio-culturale basso vivevano un disagio di tipo sociale e psicologico, oltre che economico, con crisi di solitudine e paure.
L’associazione ha sempre lavorato in due direzioni: ricerca e sperimentazione, ovvero conoscere da vicino i problemi reali delle persone anziane e proporre delle soluzioni.
I Presidenti del Centro che si sono succeduti seguiranno l’impostazione strategica della Fondatrice cercando di non disperdere la cultura della ricerca per l’individuazione dei bisogni socio-culturali degli anziani.
Tappe fondamentali
1975
Prima grande indagine conoscitiva sulla condizione degli anziani mantovani, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano. L’elaborazione dei dati di circa 5000 questionari (il 30% della popolazione anziana mantovana) ha fornito un quadro reale della situazione e ha permesso di orientare alle esigenze emerse dalla ricerca la progettazione di manifestazioni e attività.
Iniziano i corsi per Assistenti Geriatrici, autorizzati dalla Regione Lombardia, per formare in modo specifico le persone che si devono prendere cura degli anziani, sia a domicilio che in casa di riposo.
Primi corsi di “educazione permanente” rivolti ai soci, per stimolare creatività e vecchi e nuovi interessi. Ai corsi di pittura, ceramica, taglio e cucito, lingue straniere, si affiancano i primi corsi di attività motoria per persone anziane tenuti da insegnanti specializzati.

1976
Il numero dei soci è in grande crescita e le attività socio-ricreative in sede diventano continuative. Si organizzano, oltre ai corsi, due incontri settimanali, uno a carattere socio-culturale e uno ricreativo.

1977
Convegno su “Cultura e condizione anziana: prospettive per un’attiva presenza della persona anziana nel tessuto sociale” con pubblicazione degli atti del convegno.

1979
Convegno “Eutanasia e Vecchiaia” in collaborazione con la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia. Per la prima volta viene proposto un tema scottante e di attualità. Pubblicazione degli atti del convegno.

1981
Nasce il periodico “PIU’ VITA AGLI ANNI”. Si sente l’esigenza di aprire un canale di comunicazione con i soci per informarli sulle attività dell’associazione e sulle iniziative in favore degli anziani. Il periodico viene spedito a tutti i soci.

1982
Partecipazione all’organizzazione del convegno internazionale “L’invecchiamento della cellula cerebrale”, presenti 170 scienziati e ricercatori da tutto il mondo.

1983
Indagine a tappeto sui servizi socio assistenziali nel territorio mantovano, in collaborazione con l’Università di Trieste. I risultati della ricerca vengono pubblicati sotto il titolo “Essere anziano oggi”.

1984-85
La collaborazione con il Comune di Mantova si intensifica e rende possibili iniziative annuali, come “Cinema senza Età”, “Estate ai Giardini Valentini”, Mostre dei lavori degli artisti allievi dei corsi di pittura, scultura e ceramica.

1986
La Presidente Rina Provasoli Ghirardini sovrintende alla realizzazione dell’Unità Geriatrica Riabilitativa a Mantova.

1993
Convegno “L’impegno della ricerca sul cervello che invecchia”. Obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso una tematica di vasto interesse.
Partecipazione delle Università di Milano e Perugia e adesione del Premio Nobel Rita Levi Montalcini.

1994
Nasce l’Università della Terza Età. Le attività culturali dell’associazione e i corsi si sviluppano, ottenendo sin dall’inizio una notevole adesione. I docenti dell’Università della Terza Età sono noti professionisti ed insegnanti che prestano opera di volontariato.

1996
Convegno “La sfida al cervello che invecchia”. Incontro con l’Associazione Italiana per la Ricerca sull'”Invecchiamento Cerebrale” con l’obiettivo di esaminare i problemi connessi con l’invecchiamento cerebrale dal punto di vista medico-biologico, psicologico, socio economico e di sensibilizzare la classe medica, le istituzioni e l’opinione pubblica.

1997
Alla rassegna “Cinema senza Età” si aggiunge “Teatro senza Età”. Così come è stato per il cinema, anche per il teatro si programmano spettacoli a orari adatti alle esigenze degli anziani.

2000
Nasce lo “Spazio di Prevenzione Gerontologica”, in collaborazione con istituzioni locali a carattere sociale, sanitario e assistenziale.

2001
La struttura si dedica ad una indagine su persone non ancora anziane allo scopo di capire se e come viene affrontato il problema della vicina vecchiaia.

2002
Elaborazione dei dati della ricerca a cura dell’Università Cattolica di Milano. Viene pubblicato il documento “Oggi per domani: la transizione all’età anziana in un’ottica di prevenzione”.

2003
Presentazione della pubblicazione agli addetti ai lavori e alla cittadinanza in collaborazione con il Comune di Mantova.
Rina Provasoli Ghirardini lascia la presidenza dell’associazione che ha fondato e diretto con intelligenza e passione per quasi trent’anni e viene nominata Presidente d’Onore.
2005
La neo nominata presidente Aldina Ronco commissiona subito lo studio e la successiva realizzazione del sito WEB del Centro per i Problemi dell’Anziano, https://www.universitaterzaetamn.it/, che viene inaugurato alla fine del 2005, permettendo alle centinaia di Soci di poter consultare ON-LINE in Internet la programmazione degli eventi culturali e delle altre manifestazioni offerte sia a loro sia ai non soci.
2007
Il nuovo presidente del Centro Aldo Guernieri, supportato dal Consiglio Responsabile, dopo una prima analisi dei dati meccanografici disponibili nei files del Centro, rilancia il progetto “I bisogni socio-culturali degli anziani“, consistente in una ricerca da effettuare con l’auspicata completa collaborazione della Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova, utilizzando un apposito questionario condiviso in rete alla fine del 2008 con altre Associazioni di volontariato coordinate dal Centro Servizi Volontariato Mantovano (CSVM).
2009 2010
I dati del progetto “I bisogni socio-culturali degli anziani” vengono elaborati nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova ed analizzati anche con la collaborazione di alcuni membri del Consiglio Responsabile CPA, del CSVM e dei Rappresentanti delle Associazioni di volontariato che condividevano la ricerca in rete.
2011
La ricerca  “I bisogni socio-culturali degli anziani” può finalmente essere redatta, stampata e presentata grazie al contributo della Regione Lombardia L.1/08 “Bando Volontariato“. L’edizione del documento è frutto della collaborazione di alcuni membri del Consiglio Responsabile CPA, del CSVM e del Dott. Gabriele Giannella (Direttore Area prevenzione e Ambienti di Vita – ASL Mantova) per la importante relazione “Una popolazione che invecchia“.
2012 2013
Il “Vademecum dell’Anziano della provincia di Mantova” nasce da un’idea del volontario Aldo Guernieri del nostro Centro per i Problemi dell’Anziano proposta nel Secondo Laboratorio Provinciale del Volontariato Mantovano (organizzato dal CSVM). La prima bozza è stata redatta scaricando le informazioni dal WEB e accogliendo poi i suggerimenti e gli spunti di altre associazioni (CPVM, AUSER, Centro Aperto, Club delle Tre Età), con la collaborazione fondamentale del CSVM e dell’ASL e anche di altri enti (Comune di Mantova e Sportello di Promozione Sociale, ASPEF e realtà presenti nel Tavolo Provinciale del Terzo Settore dell’ASL).
Il Vademecum è un efficace strumento di orientamento, una guida ai servizi pensata soprattutto per essere gestita dalle associazioni o dagli enti che intercettano gli anziani, ma anche dagli anziani stessi che sono in grado di navigare sul web.
Si è inteso creare un utile documento anche per gli operatori sociali, tramite una azione di raccolta e scambio di informazioni che ha favorito una migliore connessione tra le associazioni e gli enti.
Il Vademecum in formato PDF si può scaricare dal sito del CSV di Mantova www.csvlombardia.it o aprendo la pagina “Notizie” di questo sito e seguendo le indicazioni contenute. 

2018

Il Presidente del Centro Problemi dell’Anziano-Università della Terza Età Antonio Badolato, riprendendo l’attività di studio dei bisogni dell’anziano mantovano, ha organizzato per sabato 27 ottobre 2018 il convegno scientifico dal titolo “EDUCAZIONE PERMANENTE E BENESSERE DELL’ANZIANO”, un argomento strettamente correlato al nostro ruolo istituzionale. L’obiettivo era di misurare il valore della formazione continua come strumento di prevenzione del deterioramento cognitivo e di soppesarne la conseguenti ricadute sia in termini individuali che sociali.

I rappresentanti delle Istituzioni: Regione Lombardia, Provincia e Comune di Mantova, ATS Val Padana, del Volontariato e dei professionisti del settore hanno espresso nei loro interventi apprezzamento per le opportunità di crescita offerte ai membri della nostra Associazione.

2019

sabato 13 Aprile 2019 di concerto con AVC, Associazione Volontari Curtatone, e col patrocinio di ATS Val Padana è stato organizzato un convegno nel filone della ricerca scientifica dal titolo “Malattie cerebrovascolari – ICTUS: fattori di rischio, prevenzione, sintomi ed esiti”.

L’ictus è considerato la prima causa di invalidità tra le persone anziane.

L’incontro comprendeva, a titolo completamente gratuito, un ecodoppler alle carotidi, realizzato grazie alla strumentazione cortesemente messa a disposizione da AVC.

2019

Le leggi di riforma degli Enti del Terzo Settore, che si sono succedute nel biennio 2016/2017, hanno imposto anche alla nostra Associazione di procedere alla revisione dello Statuto Sociale, sulla base del rinnovato quadro normativo.

L’Assemblea Straordinaria di sabato 1° giugno 2019, dopo un ampio dibattito, ha approvato all’unanimità la bozza di Statuto proposta dal Consiglio Responsabile, distribuita su di un testo di 28 articoli. In essi sono delineati i diritti ed i doveri dei soci, gli organi sociali, i meccanismi di funzionamento dell’organizzazione e i criteri contabili a cui dovrà uniformarsi l’azione di governo. In particolare, si è reso necessario adeguare la ragione sociale alla principale attività svolta, adottando la denominazione di “UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ – CENTRO STUDI PER IL BENESSERE DELL’ANZIANO”, che salda la missione tipica della docenza alla volontà di porre al centro dell’attenzione le condizioni di salute psico-fisica dei soci. Inoltre, in luogo della precedente definizione di “Organizzazione di Volontariato”  (OdV), si è assunta la natura giuridica di “Associazione di Promozione Sociale” (APS), propria degli enti che, come nel nostro caso, intendono indirizzare impegno ed energie in via prevalente al proprio corpo sociale.

Ciascun socio ha  facoltà di prendere visione del nuovo Statuto, conservato presso la Sede di via  Mazzini  n. 28